mercoledì 11 maggio 2011

L'odissea dei passeggeri dell'Amt

CATANIA. «Signorina quest’autobus purtroppo non partirà, perché guasto». Questa la risposta che, dopo aver chiesto all’autista l’orario in cui sarebbe partito l’autobus, ha ricevuto una studentessa intervistata. Il mezzo, apparentemente funzionante, con le porte spalancate e il nome della destinazione impresso sul display, era gremito di passeggeri che, non senza lamentele, sono stati costretti a scendere e a ripiegare attendendo altri mezzi o avviandosi a piedi.
Autobus che ritardano, mal funzionanti, sporchi: è una realtà che sempre più spesso emerge dalle varie interviste alle quali sono sottoposti gli utenti del trasporto urbano di Catania. Basta recarsi in una delle tante fermate urbane per registrare le lamentele dei cittadini catanesi che, chi per scelta e chi per necessità, si spostano in autobus. Quotidianamente ormai i pendolari convivono con questi disagi, ai quali la società, purtroppo, non riesce a porre rimedio . È una consuetudine, infatti, aspettare l’autobus per diversi minuti e, in alcuni casi, subire oltre la beffa il danno: dopo interminabili attese, non riuscire neanche a usufruire del servizio. Per rimediare ai ritardi ai quali ormai siamo abituati, o ad altri tipi di disagi, si è costretti ad andare a posizionarsi alla fermata urbana con almeno dieci minuti di anticipo rispetto all’orario di partenza previsto, per arrivare così puntuali a lavoro, a scuola o in qualunque altro appuntamento.
L’Amt, Azienda Municipale Trasporti, che con approvazione del Consiglio comunale è stata trasformata in Società per azioni, già da diverso tempo ha in cantiere l’assunzione di ulteriori autisti per migliorare il proprio servizio. Dopo aver appreso questa notizia, la gente che utilizza spesso gli autobus per spostarsi da un posto a un altro, è rassicurata e fiduciosa che la situazione attuale possa migliorare, anzi deve migliorare, perché l’efficienza di tale servizio è un diritto del cittadino.

Venera Lauria

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